Una delegazione di Avvocati del pool “Giustizia per la Concordia”, che rappresenta un centinaio di vittime del naufragio della Costa Concordia, si recherà a Firenze il prossimo 28 agosto per sollecitare il Procuratore Generale ad impugnare l’accordo di patteggiamento accolto dal GUP di Grosseto, con il quale tutti i coimputati del comandante Schettino sono usciti dal processo penale con condanne che vanno da 1 anno e 6 mesi a 2 anni e 10 mesi.
Pene da abuso edilizio, che praticamente non saranno soggette ad alcun tipo di effettiva esecuzione, e che, oltretutto prive di alcun obbligo di risarcimento danni in favore delle vittime, non rendono certo giustizia alla morte di 32 persone in uno dei naufragi più eclatanti della storia moderna, e rappresenta una vera e propria VERGOGNA NAZIONALE.
I legali delle parti civili ritengono infatti che le condanne per gli ufficiali di plancia, il capo della unità di crisi, tutti accusati a vario titolo di omicidio plurimo colposo, naufragio e lesioni colpose debbano svolgere anche una funzione ulteriore di prevenzione degli incidenti sule navi da crociera, sulle quali viene massimizzato il profitto, a discapito della sicurezza, e salvaguardato il guadagno anche a costo della vita dei passeggeri.
ATTENDIAMO QUINDI ADEGUATA RISPOSTA DALLA PROCURA GENERALE SULLA NS. ISTANZA EX ART. 572 C.P.