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COMUNICATO STAMPA – Domnica Cemortan non sarà sentita dalla Procura

Logo-comunicato-stampaDomnica Cemortan non sarà sentita dalla Procura di Grosseto, che ha respinto l’istanza ex articolo 391 bis cpp presentata dai legali di “Giustizia per la Concordia”.

Per la Procura il procedimento contro i vertici di Costa e Carnival deve essere chiuso!

Ancora una volta pare che gli inquirenti non siano minimamente interessati ad approfondire i temi di eventuali responsabilità a carico dei vertici di Costa Crociere, in più occasioni e modi suggeriti dalle parti civili.

DOMNICA CEMORTAN NON COMPARE DAVANTI AI NOSTRI AVVOCATI – comunicato stampa

Logo-comunicato-stampaDomnica Cermontan non comparirà presso lo studio degli Avvocati Bulgheroni, Guarini Gabrielli, del pool “giustizia per la concordia”, che la avevano convocata, oggi 10 ottobre 2014 16:00, per rendere dichiarazioni ufficiali ex 391 bis cpp nell’ambito delle indagini difensive per il procedimento, tuttora pendente presso la procura di Grosseto, a seguito della denuncia da alcuni passeggeri sporta contro i vertici societari di Costa crociere e Carnival. Ritenendo tuttora importante chiarire se le esternazioni della ex ballerina moldava siano semplice gossip ovvero possano portare all’accertamento di gravi responsabilità nei confronti della compagnia di navigazione, gli stessi Avvocati, a nome dei passeggeri che rappresentano, procederanno a depositare le carte in Procura affinché questa convochi d’autorità la Sig.ra Cermontan, facendo chiarezza una volta per tutte su questa vicenda.

UDIENZE 06 e 07 Ottobre 2014 – audizione dei passeggeri e l’ombra della Cemortan

Inizio Processo Costa Concordia in Tribunale a GrossetoPotrà sembrare ripetitivo, certamente attirano sempre meno interesse nella stampa e sui media rispetto alle loro prime apparizioni, ma i protagonisti di questa vicenda e di questo processo, a dispetto delle brame di protagonismo di ex ballerine e altri soggetti processuali, restano loro, i naufraghi, che continuano a sfilare sul palco del teatro moderno di Grosseto per raccontare le disavventure vissute a bordo della Costa Concordia, e, anche attraverso la testimonianza di alcuni loro familiari, amici ed ai loro medici curanti, spiegano al Collegio dei Giudici quanto sia cambiata in peggio la loro vita da quella notte del 2012.

E così una passeggera, Luana Gasparetto, 40 anni, di Latina, ha riferito che mentre la nave si inclinava vistosamente, un ufficiale in divisa bianca disse che la nave era “inaffondabile come il Papa”: peccato che poi, sul ponte 4 e sopratutto una volta giunti a terra, sulle banchine del porto e sull’isola del Giglio, di ufficiali e di divise bianche non si vide più neanche l’ombra. Nessuno dell’equipaggio in divisa della Costa aiutò i passeggeri una volta giunti a terrà. Tutti spariti!

Tutti, nonostante la compagnia di navigazione li accusi di speculare e cercare solo, attraverso la costituzione di parte civile nel processo penale contro Schettino, di spillare soldi alla responsabile civile Costa Crociere, dimostrano grande dignità e, quasi sempre con la voce rotta dall’emozione del ricordo drammatico dei momenti più bui del naufragio, chiedono giustizia per essere stati abbandonati a loro stessi. Abbandonati da chi, prima fra tutte proprio la compagnia armatrice, li avrebbe dovuti proteggere e salvaguardare come assoluta priorità, e non lo ha fatto, magari preoccupandosi piuttosto di mettere in salvo qualcosa che non poteva rimanere sulla nave.

Ed infatti sono soprattutto le esternazioni fuori dal processo, provenienti dalla ex ballerina moldava Domnica Cemortan, che in questi giorni salgono agli onori della cronaca ed insinuano il dubbio che la compagnia, quella notte, possa aver inviato addirittura un elicottero per prelevare dalla nave sul ponte 11 o sull’isola qualcosa, o qualcuno, preoccupandosi di un borsone piuttosto che della vita dei passeggeri.

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