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COMUNICATO STAMPA: Giustizia per la Concordia collabora con gli ispettori ministeriali

Logo-comunicato-stampaCOMUNICATO STAMPA

Il 20.11.2014 gli Avvocati Cesare Bulgheroni, Alessandra Guarini e Massimiliano Gabrielli, legali di parte civile nel processo penale sull’incidente della Costa Concordia, sono stati ricevuti a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dagli ispettori nominati dal Ministro Maurizio Lupi dopo la trasmissione “Report” .

Dopo un lungo ed approfondito colloquio, l’ispettore ministeriale, Ing. Giuseppe Alati,  e la Responsabile della Divisione del Personale Marittimo, Dott.ssa Stefania Moltoni – hanno richiesto al pool “Giustizia per la Concordia” di redigere una relazione sulle problematiche emerse nel corso del processo,  ritenute di interesse per l’attività ispettiva in corso, fornendo atti e documenti utili ad accertare le criticità del sistema delle certificazioni e dei controlli da parte del RINA e degli altri Enti preposti, i malfunzionamenti della nave prima e dopo l’impatto, l’impreparazione e la mancanza di formazione dell’equipaggio, aspetti tutti ampiamente riscontrati da  passeggeri, periti e consulenti.

Gli stessi Avvocati, appena qualche giorno fa, hanno proposto al GIP di Grosseto una articolata opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento penale pendente contro i vertici societari di Costa Crociere e Carnival, sostenendo proprio la evidente responsabilità di quei soggetti in relazione ai consapevoli malfunzionamenti  ed impreparazione del personale marittimo a bordo delle navi della compagnia di navigazione.

Udienza 20 e 21.10.2014 – Effetto “Report”, lo stress post-traumatico e De Girolamo superstar

imageA seguito della inchiesta televisiva “Concordia nazionale” mandata in onda da “Report”, alla quale noi di “Giustizia per la Concordia” abbiamo contribuito in maniera determinante, fornendo alla giornalista Giovanna Boursier tonnellate di materiale processuale, informazioni, intercettazioni e verbali di udienza,  è stata disposta una ispezione ministeriale al RINA (registro italiano navale). Nel corso del programma, tra le molte cose che non vanno, è stata trasmessa una intercettazione telefonica tra l’Ingegner Parodi (responsabile tecnico della Costa Crociere) e l’avv. Porcellacchia (ufficio legale Costa), nella quale si parlava di boccole (la parte in cui ruota il perno delle eliche) che si surriscaldano, prove “finte” a mare delle navi (tra le quali la Concordia), e del fatto che Rina fa tutto quello che gli dice Fincantieri. Ovviamente un fatto gravissimo, che ha letteralmente fatto saltare dalla sedia il Ministro dei Trasporti Lupi, il quale ha poi immediatamente inviato i propri ispettori all’Ente di certificazione nazionale, che dovrebbe quindi essere un organo terzo e imparziale.

La cosa evidentemente ha messo in agitazione Costa Crociere, che il 20.10.2014 ha inviato il proprio legale Marco de Luca a Grosseto per rilasciare dichiarazioni fuori udienza ai giornalisti sulla vicenda “Report”: in poche parole si vorrebbe sostenere che essendo la nave di cui si parlava “in consegna” e quindi non ancora di proprietà della Costa, questa ultima avrebbe sarebbe la danneggiata e non la autrice di una cosa del genere. Peccato che a parlare con piena cognizione di causa e sapendo perfettamente come sarebbe andata a finire la questione sulla certificazione di classe, non fossero Fincantieri o Rina, ma due funzionari di vertice di Costa Crociere, che ha indubbiamente tutto l’interesse ad una consegna in termini, per non perdere due settimane (o mesi) di Crociera sulla nuova nave “in consegna” (lo dicono nella intercettazione), già prenotate e pagate dai clienti. Se poi le boccole si surriscaldano o bruciano chi se ne frega, basta andare più piano. Insomma siamo sempre lì, il parametro per l’armatore non è certo la sicurezza delle navi e quindi dei passeggeri, ma il massimo guadagno. L’Avv. De Luca durante la intervista parla di mistificazioni ma, messo sotto pressione dai giornalisti, risponde stizzito e con evidentissima difficoltà.

Inutile sottolineare che il Ministro Lupi appena ascoltata la intercettazione in televisione, non ha intravisto mistificazioni ed ha subito deciso di approfondire, mentre la Procura, presente in aula mentre quelle intercettazioni venivano sentite per la prima volta, non ha fatto nulla. E il suo mestiere è anche, sopratutto, quello di indagare.

Altra vicenda a margine della udienza è il deposito – da parte dei ns. Avvocati Cesare Bulgheroni, Alessandra Guarini e Massimiliano Gabrielli – della istanza ex art. 391 bis cpp alla Procura di Grosseto, affinché questa proceda a convocare la Cemortan. Riteniamo, come detto, che la stessa possa portare elementi nuovi rispetto alla sua deposizione in aula, avvenuta un anno fa nel processo Schettino. Fatti che sarebbero attinenti alla ns. denuncia contro i vertici di Costa e Carnival, all’ipotesi di abbandono di incapace (comandante e ufficiale sarebbero stati distolti dalla gestione dell’emergenza e dal soccorso ai passeggeri) se non proprio alla cooperazione colposa in omicidio colposo. Inoltre chiediamo di sapere perché la moldava abbia contestato la sottoposizione al test antidroga (disposto dal gip, il 17 gennaio 2012, in Tribunale) al solo Schettino e non anche agli altri ufficiali di plancia. Forse la Cemortan era a conoscenza dell’abuso di sostanze stupefacenti da parte di qualcuno in plancia quella notte?

imagePassiamo alla udienza del 20.10.2014,  delicatissima per noi del pool “Giustizia per la Concordia”: viene infatti sentito il consulente medico, prof. Giovanni De Girolamo, che ha redatto per la maggior parte dei nostri assistiti la relazione medico-legale che accerta in tutti loro la presenza e sussistenza dei sintomi di post traumatic stress disorder (ptsd o dpts), quantificando in termini percentuali il danno biologico e proponendo i parametri di liquidazione economica secondo i criteri di danno tabellare comunemente utilizzati per il risarcimento dei danni alla persona. All’esito del suo esame in aula possiamo senza dubbio alcuno dire che abbiamo avuto dalla nostra parte il massimo esperto nazionale di settore nel campo di conseguenze psichiche e psicopatologiche conseguenti alla esposizione di un soggetto ad eventi traumatici di rilevante portata.

Il professor De Girolamo, sottoposto ad esame in aula dal nostro Cesare Bulgheroni, per la prima volta, in modo esaustivo e scientifico, ha illustrato al Tribunale ed alla platea di ascoltatori un concetto finora dato per scontato e come noto a tutti, ma niente affatto approfondito: ovverosia la nozione, il fondamento scientifico, la fenomenologia clinica, le caratteristiche, i precedenti di studi su eventi catastrofici e su vittime di naufragi, e la metodologia di individuazione e classificazione del disturbo post traumatico da stress.

imageInsomma la trattazione di una “parte generale” delle relazioni peritali dei nostri clienti, che riteniamo essere stata davvero incisiva ed assolutamente convincente, anche nel paragone con il disastro delle torri gemelle, tanto da guadagnarsi la prima pagina dei giornali.

Per scendere nel caso di cui ci occupiamo, si è chiarito che laddove l’esistenza, ed anche l’eccezionalità e la gravità dell’evento traumatico non possono esser messi in discussione, come nel caso della naufragio della Concordia, “evento paragonabile soltanto all’attentato delle Torri Gemelle. Nessuno puo’ negare che l’affondamento di una nave, imprevisto e imprevedibile, al buio, in mare, con migliaia di persone a bordo, sia solo confrontabile con l’attentato dell’11 settembre a New York“, anche la presenza di un DPTS in una significativa proporzione di vittime deve essere data per scontata, nel senso che è innegabile che dalla partecipazione dei soggetti esposti a quella esperienza derivi un significativo disturbo di natura psicologica permanente, più o meno accentuato a seconda di vari fattori concausali. Continua a leggere