Archivio mensile:aprile 2013

Risultato delle due prime udienze preliminari

ingresso_al_processo GRAZIE all’impegno, presenza e contributo di tutti, ma soprattutto all’efficace confronto professionale e dialettico in fase di redazione atti all’interno del pool di circa 30 studi legali italiani che si sono uniti in “Giustizia per la Concordia“, è stato ottenuto un risultato importantissimo, e, possiamo dirlo, un primo grandissimo successo, niente affatto scontato.

 Siamo riusciti ad ottenere tutto ciò che ci eravamo prefissi: tutti i ns. Assistiti sono stati ammessi quali parti civili, ed abbiamo fatto fronte comune alle eccezioni formali e sostanziali dei difensori degli imputati, che volevano in ogni modo limitare la richiesta di costituzione in giudizio per i passeggeri, la Costa é stata riconosciuta quale responsabile civile, la ns. denuncia-querela avrà seguito come la Procura ha preannunciato ai media, la Procura stessa ha finalmente e positivamente cambiato atteggiamento nei confronti dei naufraghi e ha infatti efficacemente ribattuto alle eccezioni del collegio difensivo Costa, le Televisioni ed i giornali di tutto il mondo ormai ci identificano come i legali e portavoce dei passeggeri, e grazie a ciò è passato mediaticamente il messaggio sui danni punitivi, che richiesto nella misura da 500mila ad un milione di euro per passeggero non appare più come “una stupidaggine” – come da alcuna parte si è avuto l’ardire di definire l’aspettativa dei nostri clienti di ottenere un risarcimento in linea con le pretese avanzate da molti altri cittadini italiani presso le corti giudiziarie statunitensi: una vicenda tutta italiana, con nave italiana, in territorio italiano e comandante italiano, eppure cittadini italiani, magari con maggiori risorse economiche, “emigrano” in cerca di una giustizia di serie A

 Nessuna speculazione da parte nostra, ma al contrario l’aspettativa e fiducia di ricevere parità di diritti e risarcimenti.

Come affermato in aula, noi siamo qui, e chiediamo al Tribunale di Grosseto di non far si che la nostra sia una giustizia di serie B, tutto il mondo ci guarda!

 Crediamo nel nostro sistema giudiziario, confidiamo nel Tribunale di Grosseto e siamo convinti che in una vicenda di dimensioni fuori da ogni precedente, il risarcimento debba essere sconnesso da ogni precedente parametro. Il naufragio è avvenuto nel momento in cui Costa Crociere era al massimo storico di questo tipo di vacanza. Eppure non ha investito sulla sicurezza, perché l’incidente probatorio ha dimostrato che alcune porte erano bloccate dalla ruggine, che il personale era impreparato alle emergenze e che addirittura non parlava né italiano né inglese. Dunque le liquidazioni ai danneggiati non possono avere solo natura di ristoro come in un normale incidente, ma in piena conformità agli obiettivi di tutela dell’ordine pubblico e tutela dei diritti fondamentali, devono avere anche una funzione esemplare (come reazione dell’ordinamento giuridico proporzionata alla gravità della violazione commessa) ed inoltre una componente di deterrente e prevenzione per tutti gli altri consociati e per la stessa Costa S.p.A. nel futuro.

 L’appuntamento a Grosseto per il 14 maggio è vicino, ed i temi da trattare prima di allora sono moltissimi, la richiesta di una misura cautelare reale, la inclusione di tutti i passeggeri nel novero dei danneggiati da lesioni, la riqualificazione dei reati in dolo eventuale e molto altro ancora.

AD MAIORA

Comunicato Stampa 16.04.2013

COMUNICATO STAMPA

Il pool di 30 studi legali italiani “Giustizia per la Concordia”, che difende un gruppo di circa 100 naufraghi, risponde al commento del legale di Costa sulla richiesta di risarcimento di un milione di euro avanzata per ciascun passeggero, definendole sostanzialmente speculazioni e sciocchezze.

Il mestiere del naufrago, replica l’avvocato Massimiliano Gabrielli, è un lavoro molto difficile, per poter risolvere i problemi della propria vita grazie all’affondamento di una nave, bisogna prima di tutto sopravvivere ad ore di terrore

 

L’importo del risarcimento che chiediamo per i nostri assistiti è in linea con le richieste avanzate negli Stati Uniti da molti altri passeggeri, dove è riconosciuto il principio di danno punitivo come risarcimento del rischio e timore di perdere la vita; confidiamo che il Tribunale di Grosseto non voglia far si che ci sia una Giustizia di serie A ed una di serie B per coloro che hanno accettato la giurisdizione italiana o magari non avevano le risorse per fare una causa all’estero.

Per questo gli Avvocati di “Giustizia per la Concordia” procederanno a richiedere la citazione della Costa S.p.A. come responsabile civile, sin dalla udienza di mercoledì prossimo, chiedendo il sequestro conservativo di una nave della flotta da crociera o di quote azionarie.

Udienza 15.04.2013

COMUNICATO STAMPA

Oggi, alla prima udienza del processo concordia il pool di 30 avvocati “Giustizia per la Concordia”, si sono costituiti come parti civili per i loro assistiti, circa 100 persone, nei confronti di tutti gli imputati, richiedendo 1 milione di euro per ciascun passeggero, a titolo di risarcimento del danno, collegandolo ad un innovativo criterio di liquidazione che tenga necessariamente conto del cd. “danno punitivo” di derivazione statunitense, onde garantire che i passeggeri che si sono rivolti alla giustizia americana non godano di privilegi rispetto a coloro che hanno dato fiducia ed accettato la giurisdizione italiana nella vicenda.

Per questo gli Avvocati dei naufraghi procederanno a richiedere la citazione della Costa S.p.A. come responsabile civile, sin dalla udienza di mercoledì prossimo, chiedendo il sequestro conservativo di una nave della flotta da crociera.

NASCE GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA – Network legale degli Avvocati per le parti lese del naufragio della Costa Concordia

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COMUNICATO STAMPA

PROCESSO COSTA CONCORDIA

Grosseto, 15 aprile 2013

Un pool di Studi Legali dalle maggiori Città di Italia, con Avvocati che assistono i naufraghi della Costa Concordia si è organizzato per assistere in forma più incisiva ed uniforme il gruppo dei loro assistiti nell’intento di ottenere GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA, anche in considerazione dei limiti operativi della CLASS ACTION in Italia.

Gli Avvocati del network legale GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA si costituiranno tutti parti civili per i loro Assistiti nell’udienza preliminare che comincerà il 15 aprile a Grosseto, singolarmente ma con atti difensivi in serie, opponendosi alla costituzione di Parte civile della Costa S.p.A. chiedendo immediatamente la citazione della Costa S.p.A. quale responsabile civile del disastro.

Inoltre, i Naufraghi del Gruppo, tramite i loro Avvocati, presenteranno lo stesso lunedì 15 aprile alla Procura della Repubblica di Grosseto una ulteriore denuncia-querela contro tutti i membri dei Consigli di Amministrazione della Costa Crociere e della Carnival Corporation & PLC, ritenendoli corresponsabili del disastro e della mala gestio della emergenza.

Occorre infatti chiarire che la strategia difensiva della Costa Crociere attuata con il patteggiamento, è quella di limitare la propria responsabilità nella vicenda ad un milione di euro, somma stabilita dal GIP come sanzione amministrativa, per poi proporsi nel processo come parte danneggiata nei confronti di Schettino e degli altri imputati.

E’ chiaro che tutti i Naufraghi della Concordia non possono accettare un tale ruolo di “vittima” della Compagnia, che vorrebbe in questo modo “uscire di scena” dal processo penale e dalle responsabilità patrimoniali che ne conseguono, nonostante siano sotto gli occhi di tutti le gravi carenze nelle dotazioni di bordo, nella preparazione del personale alla emergenza, ma soprattutto nelle scelte operative comunicate dalla unità di crisi della Costa S.p.A. al Comandante Schettino durante tutto il naufragio.

Il Gruppo chiede e vuole ottenere che sia fatta Giustizia affinché i pericoli corsi ed il dramma che hanno vissuto non si possano più ripetere su tutte le navi da crociera e affinché le società armatrici si dotino di regole certe e condivise per la navigazione sicura e per le emergenze

Gli Avvocati Italiani dei Naufraghi della Concordia si sono organizzati per assistere insieme il Gruppo dei loro Assistiti unito dall’intento di ottenere GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA.

Gli Avvocati del Gruppo GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA si costituiranno tutti parti civili per i loro Assistiti nell’udienza preliminare che comincerà il 15 aprile di fronte al GUP di Grosseto Dott. Molino chiedendo che venga escluso il riconoscimento della Costa Crociere SpA dal novero delle parti civili del processo. Gli Avvocati chiederanno la citazione della Costa SpA quale responsabile civile del disastro.

I Naufraghi del Gruppo lo stesso lunedì 15 aprile presenteranno insieme alla Procura della Repubblica di Grosseto una denuncia-querela basata sugli atti di indagini svolte dalla stessa Procura contro tutti i membri dei Consigli di Amministrazione della Costa Crociere e della Carnival Corporation & PLC chiedendo che vengano sottoposti a procedimento penale per avere concorso insieme agli attuali imputati a causare il naufragio della Concordia e a ritardarne il soccorso così provocando la morte di 32 persone e mettendo a rischio la vita di altre 4.000.

Lo scopo del Gruppo GIUSTIZIA PER LA CONCORDIA è quello di ottenere intanto la condanna penale di tutti gli attuali imputati del processo per il Naufragio della Concordia e la condanna nei confronti della Costa Crociere S.p.a. al risarcimento degli enormi danni subiti dai naufraghi. A questo riguardo, ispirandosi ai più recenti precedenti giurisprudenziali in tema di disastri colposi, il Gruppo confida di ottenere dalla Giustizia Italiana – unica competente a potersi pronunciare sul disastro – risarcimenti proporzionati alla sciagura occorsa per l’indubitabile gravissima responsabilità della Costa che ha messo a repentaglio la vita dei passeggeri per avere consentito alle proprie navi la pratica dei c.d. “inchini” sotto costa, per avere dotato la Concordia di personale impreparato alle emergenze e per aver cercato di risparmiare sui costi del salvataggio dolosamente ritardandolo e così mettendo ulteriormente a rischio la vita dei passeggeri e dell’equipaggio.

D’altronde Costa ha definitivamente ammesso le proprie responsabilità penali riguardanti il ritardo nella richiesta di aiuto alle Autorità Marittime patteggiando per le imputazioni al riguardo direttamente rivolte alla società dalla Procura di Grosseto.

Occorre chiarire però che la strategia difensiva della Costa Crociere, in tal senso, è quella di limitare le proprie responsabilità alla sanzione amministrativa patteggiata di un milione di euro, e dall’altra parte proporsi come parte civile, e quindi danneggiata, nel processo contro Schettino e gli altri imputati.

Il Gruppo chiede e vuole ottenere che sia fatta Giustizia affinchè i pericoli corsi ed il dramma che hanno vissuto non si possano più ripetere su tutte le navi da crociera e affinchè le società armatrici si dotino di regole certe e condivise per la navigazione sicura e per le emergenze